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disoccupate le strade dai sogni | le note a margine

Nel volume, insieme alle parole delle canzoni, le note a margine, le fotografie, tutta la storia di uno dei maggiori cantautori italiani

 

Dopo 45 anni caratterizzati da album che hanno contribuito alla storia della canzone d’autore, Claudio Lolli ha deciso di riunire in un unico volume tutti i testi delle sue canzoni. Lo ha aiutato in questo lavoro un suo collaboratore storico, il sassofonista Danilo Tomasetta, già con lui nel disco “Ho visto anche degli zingari felici” e di nuovo al suo fianco nell’ultimo disco “Il Grande Freddo”.

Il libro (250 pagine, 16 euro) è edito da Goodfellas e contiene note a margine dello stesso Lolli, insieme a disegni di  Enzo De Giorgi, che ha curato anche la copertina, e fotografie di Eric Toccaceli.

 

Claudio Lolli, cantautore bolognese classe ’50, è uno dei principali esponenti della canzone d’autore. La sua produzione artistica, interamente documentata nel libro, comincia con l’album “Aspettando Godot” del 1972 e termina con “Il Grande Freddo” del 2017, premiato con la Targa Tenco come miglior album dell’anno. In mezzo altri 14 dischi (senza contare antologie e collaborazioni), tra i quali, per citare quello di maggior successo, “Ho visto anche degli zingari felici”. A latere della produzione musicale, ma non meno importante, c’è stata sempre la scrittura di racconti e di romanzi, come l’ultimo “Lettere matrimoniali” pubblicato nel 2013.

I pensieri di Claudio su ogni suo album

 

(disegni in grafica digitale)

 

L'adolescenza è il periodo dell'attesa. Stai cambiando e non sai come, non sai se ti piacerai, se ti amerai, con quella faccia che ti resterà per tutta la vita. Poi questa attesa diventa per forza quasi piacevole, meglio aspettare che sapere, meglio il processo della sentenza, soprattutto se la sentenza non arriva mai.

1972

Aspettando Godot

Così diventi lentamente adulto e uomo ma, naturalmente, irrisolto e in crisi. Ormai la faccia ce l'hai, e chi si contenta gode, così così... Tutto un turbinare di emozioni che non capisci ancora: l'amore e le sue donne, la politica e i suoi uomini, il fare e il suo baratro, in bilico davanti allo specchio di un futuro che potrebbe anche non esserci.

 

1973

Un uomo in crisi

Inevitabilmente cresce un po' di rabbia, anzi ne crescono due. La prima è tutta dentro di te, per tutto quello che non ti funziona, che non riesci a capire, quel mondo che ti rapisce e non ti libera, la seconda comincia a fidarsi della ragione, a tentare di elaborare il lutto che, così giovane, già senti. Vent'anni, rabbia sete e acqua salata.

 

1974

Canzoni di rabbia

Ma la storia c'è ragazzi, la Storia, che ti danza attorno e ti fa ubriacare, la storia che ti solleva in alto e ti fa cadere, la storia che ti apre le gambe e che ha il muso imbronciato, la storia che ti butta per terra e che ti toglie il fiato. Come il cucchiaio di Totti quando tira un rigore.

 

1976

Ho visto anche

degli zingari felici

Poi la palla si abbassa, non sai se è gol o autogol ma bisogna raccontarlo comunque, in ogni caso qualcosa è successo. Avevamo messo i nostri grandi sogni in vendita li sul mercato, quella tribù di zingari che cercava una via, ci hanno detto di toglierli, è arrivata la polizia. Buonanotte suonatori, noi andiamo via.

 

1977

Disoccupate le strade dai sogni

Infatti comincio a incontrare gente che mi dice: sai io ero..., io invece ero... ed io, e Dio... Siamo tutti ex qualcosa e per questo anche estranei e io non mi capisco più di nuovo. Ma neanche i miei amici musicisti capiscono e mi capiscono. Questo disco è un funerale ma loro pensano a farlo bene. Appunto, extranei.

 

1980

Extranei

Così me ne vado in esilio, in un luogo che non conosco e da cui vorrei tornare. Lontano da dove? Quelli che mi aiutano sono persone lontane, poco coinvolte, molto professionali.

Sto un mese in albergo, lontano dal mio amore. Più antipodi di cosi, più antipatici di cosi... Ma c'è una ginestra sulla massicciata.

 

1983

Antipatici antipodi

"Rompere i vetri in caso di soffocamento.." e via col vento, scritta per i miei primi studenti del glorioso ITIS Aldini-Valeriani di Bologna. Un concept album che includeva Keaton. Non riesco a farlo e se lo prende Guccini, e ancora lo ringrazio. Mi avevano detto che era troppo lungo, lo presenta lui e parlano di capolavoro.

1988

Claudio Lolli

1992

Nove pezzi facili

Il grande Jack Nicholson è il rampollo di una famiglia di musicisti classici, ma fa una vita un po' spericolata. Quando torna con una puttanella da quattro soldi riesce solo a suonare "Cinque pezzi facili". Mi identifico, non so più fare nulla e non voglio più fare nulla ma in questo album ci sono degli inediti molto belli.

 

Poi però c'è il cuore, che batte sempre. L'ultimo libro della “Recherche” si intitola "Il tempo ritrovato" e anch’io cerco di ritrovare il mio seguendo appunto, come mi dice lui, il mio cuore, le sue intermittenze. Perché se smette di battere, poi riprende ad ogni sguardo interessante, ad ogni voce amica. Basta cogliere l'intervallo giusto.

 

1997

Intermittenze del cuore

E si ricomincia come sempre dalla strada, dalle botte prese per strada. Col compagno Paolo si gira l'Italia con grande successo e mi viene in mente di farne un disco che non viene bene e non avrà il successo degli spettacoli. Ma "L'amore è una metamorfosi” mi riempie di gioia.

 

1998

Viaggio in Italia

Già, da che parte stare? È tutta la vita che ci penso ed è tutta la vita che lo so. Mio figlio trova una vecchia cassetta con "Nessun uomo è un uomo qualunque", mi stupisco di averla dimenticata, la accorcio un po' e Diego fa il miracolo, suona, è bella. Forse so chi sono: un uomo qualunque e proprio per questo non lo sono più.

 

2000

Dalla parte del torto

2006

La scoperta dell'America

Trovo sempre nuovi amici e sempre più bravi, posso permettermi di citare Majakovskji e nessuno si mette a ridere, ho rotto i vetri, non c'è più pericolo di soffocamento. Mi permetto di goderne e raccolgo le briciole di questa carriera in un'urna dedicata a Pantani, che di salite se ne intendeva.

 

Ma la storia, la Storia, esiste comunque ed esisterà sempre. Ora che sono vecchio mi pare che sputi fuori del vento freddo, burian lo chiamano, che ci fa sembrare tutti in una cartolina di Natale, in quelle immagini leziose che distribuiscono nei passi del nord Europa, dove non conoscono la parola fascismo. Ma io la conosco.

 

2017

Il grande freddo

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